Albrecht DÜRER

Albrecht Dürer è indiscutibilmente uno dei più grandi artisti del Rinascimento nordico, ammirato per la sua abilità perfino dall'italocentrico Giorgio Vasari. Una mostra a Londra ora esplora le origini dell'arte di Dürer e rivela come il tedesco, nato a Norimberga nel 1471, fosse fin da una giovanissima età conscio dei suoi talenti e deciso a sfruttarli e perfezionarli.
"Il giovane Dürer", alla Courtauld Gallery, mostra il precoce talento di Dürer che, dopo l'apprendistato da orafo come il padre, decise di cambiare strada e studiare disegno e pittura. Ambizioso ma pragmatico, deciso a farsi conoscere ma anche a imparare il più possible, viaggiò poi per anni sia in Germania che in Italia - Wanderjahre per conoscere altri pittori e perfezionare la sua tecnica. Il suo obiettivo dichiarato era realizzare un'arte «radicata nella natura», il più possibile fedele alla realtà.
I disegni in mostra rivelano come negli anni formativi il giovane artista abbia preso a modello il proprio corpo per realizzare disegni sempre più precisi, senza un filo di narcisismo ma con l'occhio di un Leonardo, come mostrano gli studi della sua mano e delle sue gambe in diverse pose. Dürer non si limita a studi anatomici, ma esplora anche l'aspetto psicologico. Un suo disegno del 1491 con la mano che sorregge la testa e lo sguardo malinconico è il primo autoritratto introspettivo dell'arte nordica: bisognerà attendere l'arrivo di Rembrandt oltre un secolo dopo per vederne un altro. "La mia Agnes", il ritratto della moglie realizzato nel 1494, pur essendo un rapido schizzo esprime grande tenerezza e intimità.
Quando Dürer affronta un tema molto popolare nell'arte dell'epoca, la storia delle Dieci Vergini nel Vangelo, dimostra come il giovane artista abbia ormai superato i suoi maestri. Nel ricreare le immagini della storia delle cinque vergini sagge che attendono il loro sposo con la lampada accesa e le cinque stolte che invece lasciano che si spenga, allegoria di chi attende nel giusto modo il ritorno di Gesù Cristo, Dürer si lascia alle spalle le rigidità formali degli artisti contemporanei. La sua vergine ruota il busto, si volta con grazia verso l'invisibile sposo, con gesti fluidi ispirati più da Mantegna che dai maestri tedeschi. Il Rinascimento ha raggiunto il Nord Europa.

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